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La carità tiene famiglia   versione testuale
Storia 7: "Casa Betania", dove la famiglia è custode del prossimo



Li chiamano “angeli custodi”: sono 25 famiglie, che ogni due anni, alternandosi per tre mesi nella conduzione di Casa Betania, dove si trasferiscono e risiedono li stabilmente, rappresentano il punto di riferimento per tante persone in difficoltà. «In questa esperienza ecclesiale – spiega Giuseppe Bigi, il direttore della Casa – la famiglia è coinvolta in quanto tale e nella sua completezza. Tutta la famiglia partecipa, i figli, marito e moglie insieme, senza dover fare qualcosa di speciale o che richieda una preparazione specialistica. Semplicemente, nel testimoniare che l’amore che vive al suo interno può dilatarsi verso i fratelli e diventare servizio. Gli “angeli custodi” sono, quindi, figure essenziali, perché i nostri ospiti hanno tutti bisogno di vicinanza, di essere ascoltati, di avere qualcuno con cui creare una relazione affettiva».
 
È una storia di ospitalità che inizia dall’incontro diretto con il prossimo e che inevitabilmente rimanda a quella vissuta dal Signore Gesù, quando a Betania fu accolto nella casa dei tre fratelli: Marta, Maria e Lazzaro. La scena, però, questa volta ha come teatro Albinea, un comune di ottomila abitanti in provincia di Reggio Emilia. È qui infatti, davanti all’ingresso della Parrocchia di San Gaetano, che, una sera, un povero malridotto e affamato chiese alloggio, ignorando che nessuno, fino ad allora, aveva pensato a realizzare strutture che potessero rispondere a un’istanza di questo tipo. Allora, «in fretta e furia – ricorda Giuseppe Bigi, che oltre ad essere direttore di Casa Betania è anche diacono permanente della parrocchia – dovremmo attrezzare una stanza per far dormire i poveri».
Casa Betania nacque così, inserendosi in un percorso di apertura verso i più bisognosi inaugurato precedentemente con altre iniziative (come, ad esempio, l’apertura di due Centri, uno di “Ascolto della povertà” e uno di raccolta e distribuzione degli abiti usati) e sviluppatosi, poi, attraverso progetti sempre più articolati. Ciò che è rilevante è che l’elaborazione delle scelte è sempre avvenuta tramite il Consiglio pastorale parrocchiale e la riflessione comunitaria, in cui le famiglie svolgono un ruolo di primissimo piano.
Oggi, Casa Betania è formata da una comunità residenziale con 25 posti letto, che ospita persone senza fissa dimora, mamme in difficoltà assieme ai propri figli, ragazze provenienti dalla strada, uomini e donne in crisi esistenziale o che vogliono liberarsi dal vizio dell’alcool, e tante altre persone alle prese con gli innumerevoli problemi che la vita mette loro di fronte. Oltre alla famiglia “custode”, tanti i volontari – molto spesso composti da altre famiglie – che prestano la loro opera nei servizi più vari e che, solo nel 2010, per esempio, si sono presi cura di più di 2500 persone.
 
Scheda
La carità tiene famiglia. Casa Betania.
 
Categoria: Volontariato e reti di solidarietà
Ambito dell’esperienza: Parrocchia San Gaetano, Diocesi di Reggio Emilia, Albinea
Paese: Italia
 
Recapiti (Casa Famiglia della Carità Betania):
 
Via don Sturzo, 2 – 42020 Albinea (RE)
Tel. +39 0522 59 74 90
Fax +39 0522 34 71 77
 
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