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Ecco l'Instrumentum Laboris   versione testuale
Presentato in Sala Stampa il documento di base su cui si poggerà il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia


“L’ascolto delle sfide sulla famiglia”, “Il discernimento nella vocazione familiare” e “La missione della famiglia oggi”. Sono queste le tre parti dell’Instrumentum laboris per la XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi, reso pubblico oggi, che mostrano la “continuità” tra la fase straordinaria e quella ordinaria del Sinodo, in programma ad ottobre. Presentato stamattina nella sala stampa della Santa Sede, il testo è frutto della “Relatio Synodi”, di cui ampie parti vengono confermate, integrata dalle risposte ai “Lineamenta”, oltre che da “osservazioni” e “importanti suggerimenti” da parte di “varie componenti delle Chiese particolari, organizzazioni, aggregazioni laicali e altre istanze ecclesiali” e accademiche.
 
A spiegare la novità nella metodologia della fase ordinaria del Sinodo di ottobre è stato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che ha sottolineato come “un punto fortemente richiesto dai padri sinodali sia quello di evitare la lunga serie di interventi dei singoli membri come avveniva nei Sinodi precedenti, ossia di fare in modo che gli interventi dei Padri siano meglio distribuiti nel tempo e non tutti di seguito”. Nell’ottica di “valorizzare sempre di più i Circoli minori, distribuiti nel tempo e non tutti insieme, come pure quello di mantenere fermo il principio dell’ordine tematico”, le tre settimane di durata del Sinodo “saranno distribuite secondo le parti dell’Instrumentum laboris”, che sono corrispondenti.
Sulle tendenze “che vogliono allargare il concetto di matrimonio, famiglia e paternità” si è soffermato il cardinale Péter Erdő, relatore generale del Sinodo, che ha evidenziato come tali tendenze creino “confusione” che “non aiuta a definire la specificità di tali unioni affettive, mentre consegna all’opzione individualistica lo speciale legame fra differenza, generazione, identità umana”.
Infine, sull’arte dell’accompagnamento, che è uno dei concetti fondamentali dell’Instrumentum laboris, passa per il “grande fiume” della misericordia ed è destinato in primo luogo alle famiglie “ferite”, ha insistito il segretario speciale del Sinodo dei vescovi, monsignor Bruno Forte. “La famiglia - ha proseguito - necessita di un accurato accompagnamento ecclesiale, sia nel cammino verso il sacramento nuziale, sia nell’educazione all’esercizio quotidiano della reciproca accoglienza e del perdono”. “Un’attenzione peculiare”, inoltre, “va data alla cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze, e a quella delle cosiddette famiglie ferite: separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali. I separati e i divorziati fedeli al vincolo devono a loro volta essere particolarmente sostenuti dall’impegno pastorale della Chiesa”. “A tutti costoro va annunciato che Dio non abbandona mai nessuno!”
 
 
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