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Special Age, dove anziani e ragazzi s'incontrano   versione testuale
Sarà presentato il 5 giugno, a Roma, il primo social network per “diversamente giovani”, un luogo in cui fare amicizia ed insegnare le proprie conoscenze alle ultime generazioni


Un’idea semplice ed estremamente utile: permettere agli anziani di incontrarsi tra di loro su una piattaforma on-line dedicata, da una parte, a favorirne la socialità e, dall’altra, a costruire legami con le nuove generazioni, trasmettendo ad esse il sapere maturato in un’intera vita. In questo consiste il progetto nato attorno a Special Age – il primo sociali network per “diversamente giovani” – che sarà presentato in Campidoglio, a Roma, giovedì 5 giugno, dalle ore 16 alle ore 19, presso la Sala del Carroccio.
 
Gli interventi in programma durante il pomeriggio, aperto dall’Onorevole Franca Biondelli, sottosegretario al Lavoro e alla Politiche sociali, saranno quelli di Angela Musolesi, fondatrice e presidente di Special Age, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e di Carlo Galimberti, docente ordinario di Psicologia sociale della comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
«Con un team di specialisti ho dato vita al primo social network al mondo per anziani – racconta Angela Musolesi – un progetto che è già stato illustrato in alcuni centri sociali dove gli anziani della Capitale lo hanno molto apprezzato. Anche perché all’interno del nostro sito è disponibile una sezione specifica, denominata “Gli anziani per i giovani”, in cui i membri del social potranno decidere di dedicare del tempo per trasmettere a un ragazzo la loro esperienza lavorativa e/o umana, e questa opportunità ovviamente piace molto. Comunicare ai giovani la propria esperienza e creare dei ponti tra anziani e giovani è del resto un tema di cui ha parlato spesso il nostro amato Pontefice, rendendolo di grande attualità».
 
 
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