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Idee in dialogo per la famiglia   versione testuale
Dall’incontro promosso da PCF e La Civiltà Cattolica sono emersi dei contributi originali utili a inquadrare sempre meglio il nucleo domestico in un’epoca di grandi cambiamenti


Un’analisi approfondita sulla famiglia del terzo millennio portata avanti attraverso il punto di vista di alcuni tra i più importanti esperti e studiosi del panorama italiano e internazionale. In questo è consistito “Famiglia: vocazione e sfide. Una riflessione alle soglie del Sinodo dei Vescovi”, l’incontro promosso dal nostro dicastero e dalla rivista La Civiltà Cattolica, svoltosi il 12 settembre a Roma.
 
Per l’occasione sono anche stati presentati ufficialmente i due volumi pubblicati recentemente dal PCF e dagli scrittori gesuiti: rispettivamente “Famiglia e Chiesa, un legame indissolubile” e “Famiglia, un ospedale da campo”.
I lavori, introdotti dal presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Monsignor Vincenzo Paglia, moderati da padre Antonio Spadaro, direttore della rivista gesuita, e portati avanti da tre famosi relatori, hanno consentito al numeroso pubblico, convenuto per l’occasione, di acquisire alcuni originali punti di riferimento utili all’interpretazione delle nuove coordinate su cui si muove la famiglia nell’attuale momento storico. In particolare Monsignor Pierangelo Sequeri, teologo, ha parlato dell’importanza di dare consistenza all’amore per sempre, spiegando con parole nuove ai giovani come questo nel corso del tempo maturi da una «condizione vaporosa d’incanto» a una, ancora più straordinaria, di fedeltà e resistenza a tutti gli incidenti vissuti insieme nella quotidianità di coppia. Massimo Recalcati, psicanalista, ha invece affrontato le menzogne tipiche di quest’epoca che ostacolano uomini e donne a dirsi sì per sempre, mentre la sociologa Chiara Giaccardi ha sviluppato un discorso tutto incentrato sul considerare la famiglia in carne ed ossa, e non un ideale astratto, proponendo che le varie pastorali, ormai troppo specializzate e segmentate, tornino a confluire in un’unica integrale, che rispecchi maggiormente la famiglia e i suoi singoli componenti.

L’intervista a Mons. Pierangelo Sequeri  
 
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