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Terza Catechesi   versione testuale
 
La Famiglia, cuore dell'Evangelizzazione 
 
Canto iniziale
Recita del Padre Nostro
 
Lettura biblica
 
«Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore» (Lc 4, 14-19).
 
 
Riflessione
 
Tra i compiti fondamentali della famiglia cristiana si pone il compito ecclesiale: essa, cioè, è posta al servizio dell’edificazione del Regno di Dio nella storia, mediante la partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa. E’ chiamata a prendere parte viva e responsabile alla missione della Chiesa in modo proprio e originale, ponendo cioè al servizio della Chiesa e della società se stessa nel suo essere ed agire, in quanto intima comunione di vita e di amore.
 
Comunità di vita e di amore
 
Se la famiglia cristiana è comunità, i cui vincoli sono rinnovati da Cristo mediante la fede e i sacramenti, la sua partecipazione alla missione della Chiesa deve avvenire secondo una modalità comunitaria: insieme, dunque, i coniugi in quanto coppia, i genitori e i figli in quanto famiglia, devono vivere il loro servizio alla Chiesa e al mondo. Devono essere nella fede «un cuore solo e un’anima sola» (At 4, 32) mediante il comune spirito apostolico che li anima e la collaborazione che li impegna nelle opere di servizio alla comunità ecclesiale e civile.
 
La famiglia cristiana, poi, edifica il Regno di Dio nella storia mediante quelle stesse realtà quotidiane che riguardano e contraddistinguono la sua condizione di vita: è allora nell’amore coniugale e familiare — vissuto nella sua straordinaria ricchezza di valori ed esigenze di totalità, unicità, fedeltà e fecondità — che si esprime e si realizza la partecipazione della famiglia cristiana alla missione profetica, sacerdotale e regale di Gesù Cristo e della sua Chiesa: l’amore e la vita costituiscono pertanto il nucleo della missione salvifica della famiglia cristiana nella Chiesa e per la Chiesa.
 
Famiglia, soggetto di evangelizzazione
 
Lo ricorda pure il Concilio Vaticano II quando scrive che la famiglia metterà con generosità in comune con le altre famiglie le proprie ricchezze spirituali. Perciò la famiglia cristiana che nasce dal matrimonio, come immagine e partecipazione del patto di amore del Cristo e della Chiesa, renderà manifesta a tutti la viva presenza del Salvatore del mondo e la genuina natura della Chiesa, sia con l’amore, la fecondità generosa, l’unità e la fedeltà degli sposi che con l’amorevole cooperazione di tutti i suoi membri.
 
Partecipando così alla vita e alla missione ecclesiale, la famiglia è chiamata a svolgere il suo compito educativo nella Chiesa. Questa desidera educare soprattutto attraverso la famiglia, a ciò abilitata dal sacramento del matrimonio, con la «grazia di stato» che ne consegue e lo specifico «carisma» che è proprio dell'intera comunità familiare.
 
L’educazione religiosa
 
Uno dei campi in cui la famiglia è insostituibile è certamente quello dell'educazione religiosa, grazie alla quale la famiglia cresce come «chiesa domestica». L'educazione religiosa e la catechesi dei figli collocano la famiglia nell'ambito della Chiesa come un vero soggetto di evangelizzazione e di apostolato. Si tratta di un diritto intimamente connesso col principio della libertà religiosa. Le famiglie, e più concretamente i genitori, hanno libera facoltà di scegliere per i loro figli un determinato modo di educazione religiosa e morale corrispondente alle proprie convinzioni. Ma anche quando essi affidano tali compiti ad istituzioni ecclesiastiche o a scuole gestite da personale religioso, è necessario che la loro presenza educativa continui ad essere costante ed attiva.
 
 
 
Riflessioni del sacerdote o della guida
Dialogo:
  • Perché i genitori sono i primi e principali educatori dei figli e perché tale educazione è un loro diritto-dovere?
  • I genitori sono consapevoli della responsabilità di essere i primi evangelizzatori dei propri figli, comunicando loro la fede cristiana?
Impegni
Ave Maria: Regina familiae, ora pro nobis
Canto finale
 
 
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