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Ottava Catechesi   versione testuale
 
La Famiglia, comunità di preghiera 
 
Canto iniziale
Recita del Padre Nostro
 
Lettura biblica
 
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!» (Mt 7, 7-11).
 
 
Riflessione
 
La preghiera fa sì che il Figlio di Dio dimori in mezzo a noi. Ai membri della famiglia cristiana si possono applicare in modo particolare le parole con le quali il Signore Gesù promette la sua presenza: «In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18, 19 s).
 
La preghiera apre all’amore verso i fratelli
 
In realtà, il sacerdozio battesimale dei fedeli, vissuto nel matrimonio-sacramento, costituisce per i coniugi e per la famiglia il fondamento di una vocazione, per la quale le loro esistenze quotidiane si trasformano in «sacrifici spirituali graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo» (cfr. 1 Pt 2, 5). Le comunità cristiane devono diventare autentiche «scuole» di preghiera, dove l'incontro con Cristo non si esprima soltanto in implorazione di aiuto, ma anche in rendimento di grazie, lode, adorazione, contemplazione, ascolto, ardore di affetti, fino ad un vero «invaghimento» del cuore. Una preghiera intensa, dunque, che tuttavia non distoglie dall'impegno nella storia: aprendo il cuore all'amore di Dio, lo apre anche all'amore dei fratelli, e rende capaci di costruire la storia secondo il disegno di Dio.
 
L’educazione dei figli alla preghiera
 
I genitori cristiani hanno il compito specifico di educare i figli alla preghiera, di introdurli nella progressiva scoperta del mistero di Dio e nel colloquio personale con lui: soprattutto nella famiglia cristiana, arricchita della grazia e della missione del matrimonio-sacramento, i figli fin dalla più tenera età devono imparare a percepire il senso di Dio e a venerarlo e ad amare il prossimo secondo la fede che hanno ricevuto nel battesimo.
 
La preghiera familiare ha le sue caratteristiche. È una preghiera fatta in comune, marito e moglie insieme, genitori e figli insieme. La comunione nella preghiera è, ad un tempo, frutto ed esigenza di quella comunione che viene donata dai sacramenti del battesimo e del matrimonio. Elemento fondamentale e insostituibile dell’educazione alla preghiera è l’esempio concreto, la testimonianza viva dei genitori: solo pregando insieme con i figli, il padre e la madre, mentre portano a compimento il proprio sacerdozio regale, scendono in profondità nel cuore dei figli, lasciando tracce che i successivi eventi della vita non riusciranno a cancellare.
 
È significativo che, proprio nella preghiera e mediante la preghiera, l'uomo scopra in modo quanto mai semplice ed insieme profondo la propria tipica soggettività: l'«io» umano nella preghiera percepisce più facilmente la profondità del suo essere persona. Ciò vale anche per la famiglia, la quale non è soltanto la «cellula» fondamentale della società, ma possiede pure una propria peculiare soggettività. Questa trova la sua prima e fondamentale conferma e si consolida quando i membri della famiglia si incontrano nella comune invocazione: «Padre nostro». La preghiera rafforza la saldezza e la compattezza spirituale della famiglia, contribuendo a far sì che essa partecipi alla «fortezza» di Dio.
 
La preghiera in famiglia e la preghiera liturgica
 
Una finalità importante della preghiera della Chiesa domestica è di costituire, per i figli, la naturale introduzione alla preghiera liturgica propria dell’intera Chiesa. Di qui la necessità di una progressiva partecipazione di tutti i membri della famiglia cristiana all’Eucaristia, soprattutto domenicale e festiva, e agli altri sacramenti, in particolare quelli dell’iniziazione cristiana dei figli.
 
La Liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù. Essa è quindi il luogo privilegiato della catechesi del Popolo di Dio. La catechesi è intrinsecamente collegata con tutta l’azione liturgica e sacramentale, perché è nei sacramenti, e soprattutto nell’Eucaristia, che Gesù Cristo agisce in pienezza per la trasformazione degli uomini.
 
 
Riflessioni del sacerdote o della guida
Dialogo
  • Quali vantaggi provengono dalla preghiera dei genitori insieme ai loro figli?
  • Qual è il rapporto che esiste tra la preghiera in famiglia e quella liturgica? Ambedue sono necessarie.
Impegni
Ave Maria: Regina familiae, ora pro nobis
Canto finale
 
 
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