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Sesta Catechesi   versione testuale
 
Amore umano: servizio e protezione della vita
 
 
 
 
1. Canto iniziale
 
2. Recita del Padre Nostro
3. Lettura della Bibbia: I Pt 1, 22-23
 
"Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente di vero cuore, gli uni gli altri, essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè della parola di Dio viva ed eterna".
 
4. Lettura del Magistero della Chiesa:
 
Lo Spirito del Signore rinnova il cuore e rende l'uomo e la donna capaci di amarsi come Cristo ci amò. L'amore coniugale raggiunge in questo modo la pienezza a cui è ordinato interiormente, la carità coniugale, che è il modo proprio e specifico con cui gli sposi partecipano e sono chiamati a vivere la stessa carità di Cristo che si dona sulla croce.
 
Poiché l'amore degli sposi è una partecipazione singolare al mistero della vita e dell'amore di Dio stesso, la Chiesa sa di aver ricevuto la missione speciale di custodire e proteggere l'altissima dignità del matrimonio e la gravissima respnsabilità della trasmissione della vita umana.
 
Per questo, il Magistero propone con chiarezza a tutti gli sposi cristiani e a tutti gli sposi di buona volontà la dottrina antica e sempre nuova della Chiesa sulla trasmissione della vita umana come proposto nel Concilio Vaticano II e insegnato dal Magistero dei Sommi Pontefici che l'amore coniugale deve essere pienamente umano, esclusivo e aperto ad una nuova vita.
 
L'Enciclica Humanae vitae afferma testualmente: "Richiamando gli uomini all'osservanza delle norme della legge naturale, interpretata dalla sua costante dottrina, la chiesa insegna che qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto alla trasmissione della vita" (n. 11).
 
Quando gli sposi, mediante la contraccezione, separano i due significati iscritti da Dio Creatore nell'essere dell'uomo e della donne e nel dinamismo della comunione sessuale, si comportano come "arbitri" del disegno divino e "manipolano" e sviliscono la sessualità umana, e con essa la propria persona di coniuge, alterando il suo valore di donazione "totale".
 
Così, al linguaggio naturale che esprime la reciproca donazione totale degli sposi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioé di non donarsi totalmente all'altro: si produce non solo il rifiuto positivo dell'apertura della vita, bensì anche una falsificazione della verità interiore dell'amore coniugale, chiamato a donarsi in pienezza personale.
 
Nel contesto di una cultura che deforma gravemente o perde addirittura il vero significato della sessualità umana, poiché la separa dal suo riferimento alla persona, la Chiesa sente più urgente e insostituibile la sua missione di presentare la sessualità come valore e funzione di ogni persona creata, uomo e donna, a immagine di Dio.
 
Il Concilio Vaticano II ha esplicitamente affermato che quando si tratta di comporre l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti e sono destinati a mantenere in un contesto di vero amore l'integro senso della mutua donazione e della procreazone umana; tutto ciò non sarà possibile se non viene coltivata in modo sincero la virtù della castità coniugale. (GS, 51) (cfr. GS, HV, FC).
 
5. Riflessione del Vescovo
6. Dialogo:
  • Quali sono le esigenze morali dell'amore coniugale vissuto con rettitudine?
  • Perché la contraccezione si oppone alla rettitudine dell'amore coniugale?
  • Quali sono i vincoli che uniscono la contraccezione all'infedeltà, all'aborto e al divorzio? 
7. Impegni
8. Salmo 15 (16).
 
"Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio".
 
9. Ave Maria: Regina Familiae, ora pro nobis
10. Preghiera per la famiglia
11. Canto finale
 
 
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