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Messaggio del Cardinale Ennio Antonelli a S. E. Rev.ma Mons. Giovanni D'Alise Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia   versione testuale
In occasione del XXIX Convegno Ecclesiale Diocesano «Matrimonio e Famiglia: perle in fragili mani» (28 agosto 2009)
 
Città del Vaticano, 28 agosto 2009
 
 
 
 
N. 2009/0541 – IX/1
  
Carissimi fratelli di Ariano Irpino – Lacedonia,
 
riuniti per il 29° Convegno Ecclesiale diocesano, vi saluto con le parole dell’apostolo Paolo: “Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo” (1 Cor 1, 3). Nel vostro amore reciproco, nel vostro impegno, nella vostra gioia risplenda la presenza del Signore in mezzo a voi.
 
Un saluto tutto particolare al Vostro Vescovo Mons. Giovanni D’Alise, mio carissimo amico. Nell’aver messo a tema del Convegno la coppia e la famiglia vedo un segno della sua sapienza pastorale e nell’averle qualificate come “perle in fragili mani” riconosco una scintilla della sua vena poetica.
 
Davvero la coppia e la famiglia cristiana sono perle preziose nel disegno di Dio e anche nell’esperienza concreta, quando la vocazione e la grazia vengono accolte e vissute con generosità e coraggio, con sacrificio e gioia.
 
Il Papa Paolo VI, commentando un testo biblico (Ef 5, 34), spiegava che il sacramento del matrimonio è un grande mistero, in quanto il legame dell’uomo e della donna, vivificato dallo Spirito Santo, significa, contiene e irradia il mistero dell’unione di Cristo con la Chiesa (Disc. 4.5.1970). I cristiani dovrebbero essere consapevoli che il matrimonio è un mistero, cioè una realtà umana e divina. Prima di tutto è un progetto e un’iniziativa di Dio: è lui che crea l’uomo e la donna; è lui che con la differenza dei due sessi scrive l’altruismo nell’anima e nel corpo; è lui che fa incontrare gli sposi, li dona l’uno all’altro e li unisce (cf Mt 19, 6). Con la fede e il sacramento il Signore Gesù comunica ai coniugi la capacità di amare in modo simile a come egli stesso ama la Chiesa, con un amore che è dedizione e non solo desiderio, dedizione per sempre, espressione di radicalità evangelica un po’ come la verginità consacrata, segno e anticipo del regno di Dio che viene. Lo Spirito Santo, unità gioiosa del Padre e del Figlio, legame di Cristo con la Chiesa sua sposa, purifica, rafforza e rende bella e preziosa l’unione dell’uomo e della donna in modo che la famiglia possa diventare un riflesso luminoso dell’unico Dio in Tre persone (cf Gv 17, 20-23).
 
 
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