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Ho ricevuto, ho trasmesso   versione testuale
E’ uscito il libro che presenta tutti gli interventi della due giorni di studio promossa dal PCF sulla crisi del passaggio di testimone tra vecchia e nuova generazione


Un’indagine a più voci che si propone l’ambizioso obiettivo di risalire alle cause profonde del problema, attualissimo, dell’affievolimento del legame intergenerazionale. E’ quanto presenta il nuovo libro curato dal presidente del PCF, Monsignor Vincenzo Paglia, intitolato “Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi del l’alleanza tra le generazioni”: 171 pagine, edite da Vita e Pensiero, che raccoglie gli interventi di esperti di diverse discipline, sia credenti che laici, presentati durante l’incontro di studio che dà il titolo al volume, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia lo scorso novembre.
 
Il testo si configura come l’intreccio del punto di vista di dodici importanti autori che provano, ciascuno da un diverso ambito specialistico, a rispondere al fondamentale quesito se i genitori siano ancora in grado di trasmettere una testimonianza vitale ai figli, legata a ciò che a loro volta hanno ricevuto. A tutti i genitori è oggi infatti richiesta o una scelta a favore dell’egoismo individualistico della coppia, incapace di donare o trasmettere nulla, ma solo di consumare – tenendo avidamente tutto per sé – oppure una risoluzione che promuova sinceramente la generatività e l’Altro, con un’apertura fiduciosa verso i figli, la vita e il futuro.
 
«Occorre francamente riconoscerlo: – scrive Monsignor Paglia nella sua relazione introduttiva – la generazione adulta attuale ha in larga misura mancato la sua responsabilità. Spesso semplicemente perché non c’è stata, preoccupata com’era a pensare solo a se stessa, oppure a credere che bastasse saturare di merci e di consumi il paesaggio in cui le nuove generazioni nascevano e continuavano a muoversi. In verità – e bisognava comprenderlo per tempo e per bene – la scena di quel “misterioso appuntamento tra le generazioni”, secondo la suggestiva immagine di W. Benjamin ripresa nel contributo di Francesco Stoppa, non doveva essere disertata dagli adulti e, ovviamente, neppure occupata per intero e troppo a lungo come esclusivo monopolio dei padri. Nella scena occorreva e occorre starci, ma con la consapevolezza del proprio limite e nelle prospettiva di lasciare il campo. Lo splendore di questo atteggiamento e di questo gesto – conclude quindi il presidente del PCF – è condizione perché alle giovani generazioni si schiuda quel futuro che oggi è loro tendenzialmente negato».
 
Dopo l’analisi preliminare di Monsignor Paglia, l’opera – ricchissima di spunti di riflessione – si apre con il saggio di Mauro Magatti (“Dalla società dei consumi alla società generativa”), a cui seguono quelli di Margherita Pelaja (“Un insieme scomposto. Sguardo storico sulla famiglia”), Francesco Botturi (“Ritrarsi per crescere. Il movimento paradossale della generazione”), Francesco Stoppa (“Il misterioso appuntamento tra le generazioni. Trasmettere il sentimento della vita”), Massimo Recalcati (“Il resto del padre e la crisi dell’ordine simbolico”), Marie Balmary (“Le prove e le trappole della trasmissione. Dal diabolico al simbolico”), S.E. Monsignor Franco Giulio Brambilla (“Generazione dell’umano, trasmissione della fede: un passaggio a rischio”), Xavier Lacroix (“Padri: testimoni dell’origine, generatori di futuro”), Monsignor Pierangelo Sequeri (“Assoluto affettivo e generazione. L’amore di sé che ferma la storia”), e Lucetta Scaraffia assieme a Claudia Mancina (“Generazione vs individualismo”).
 
Il volume sarà presentato da Mons Paglia al Salone del libro di Torino domenica 11 maggio alle ore 13.00.
 
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