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Alla ricerca delle nostre radici
Si intitola “Figli di chi? Quale futuro ci aspetta” il libro che ci invita a uscire dal relativo per ritrovare la nostra vera identità e quella della famiglia


Per l’uomo del XXI secolo l’unico problema sembra essere quello del benessere personale, un idolo a cui sacrificare tutto, anche, se richiesto, vita in coppia e famiglia. Ne parla abbondantemente nel suo primo libro, “”Figli di chi? Quale futuro ci aspetta” (Ancora editore, 448 pagine), don Stefano Tardani, fondatore del Movimento dell’amore familiare.
 
L’autore infatti, con un taglio contemporaneamente antropologico, sociologico e psicologico, scava nell’intimo dell’uomo e della donna di oggi facendone risaltare ferite e potenzialità inespresse, causate da una società che spinge a confidare solo sulla ricchezza, sia essa materiale che scientifica; entrambe risorse, quest’ultime, che sempre più difficilmente permettono all’etica e alla coscienza di imbrigliarle e governarle.
Il benessere prima di tutto, dunque, di fronte al quale ogni cosa diventa relativa, tranne il relativismo stesso. Per evitare allora che la famiglia, in questo contesto negativo, venga scardinata e confusa con associazioni umane che si spacciano come prodotti equiparabili ad essa, don Stefano addita all’uomo e alla donna una strada da percorrere insieme, avendo come meta la riscoperta delle proprie radici cristiane, quelle che ci danno un’identità vera dicendoci che siamo prima di tutto figli di un unico Padre e quindi tutti fratelli tra noi.
Il libro, già tradotto in inglese e in portoghese, vedrà l’uscita, il prossimo anno, della versione in spagnolo, francese, polacco, cinese e arabo.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 30-OTT-15
 

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