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Il Cardinale Antonelli a Crema per i 25 anni della "Fraternità" (12 settembre 2009)


 
E‘ stata una grande festa della famiglia quella che ha celebrata sabato 12 settembre, a Crema, per i 25 anni di vita della associazione «Fraternità» una esperienza che raccoglie oltre 400 madri e padri che hanno aderito all‘idea-progetto di mons. Mauro Inzoli aprendo le proprie case a più di 600 bambini e ragazzi in affido. Erano tutti raccolti nella grande palestra della frazione di Ombriano, con il fondatore e con il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia che ha manifestato tutta la sua ammirazione per questa «splendida esperienza umana e cristiana in cui l‘amicizia si mette a servizio dell‘accoglienza». «Insieme per accogliere», ha ripetuto il Cardinale Presidente del PCF, che ha chiuso la mattinata di lavori dopo gli interventi del vescovo di Crema, Oscar Cantoni, delle autorità locali, del vicepresidente della Regione Gianni Rossoni, del responsabile lombardo della fraternità di Comunione e Liberazione, Davide Prosperi. Tanti erano gli amici, insieme per ringraziare e per lanciare un messaggio che oggi come nel 1984, quando a Monte Cremasco, don Mauro fondava la prima comunità, chiama tutta la società «ad interrogarsi sulle proprie responsabilità sul tema dell‘educazione », come giustamente ha osservato Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano. «Occorre amarli a uno a uno, totalmente e appassionatamente»: così recitava il titolo del convegno. «Sembra impossibile - ha commenta in collegamento video il ministro Maurizio Sacconi - eppure voi siete la prova che non si tratta di parole vuote». E proprio l‘affido diventa una frontiera per un nuovo genere di relazioni «gratuite» che chiamano in causa anche le istituzioni. A questo guarda il ministro delle Politiche sociali indicando cinque punti d‘azione: dal superamento dei vecchi modelli di accoglienza («in alcune regioni è ancora lontana la chiusura degli istituti per minori»), alla possibilità di «considerare giuridicamente i figli in affido come figli reali della famiglia che li accoglie»; dalla «attenzione ai tanti minori stranieri non accompagnati, all‘allargamento della categoria dello "stato di svantaggio"», fino ad un «contributo più concreto alle realtà associative e comunitarie e alle famiglie numerose». Serve forza, serve fede, serve il sostegno di una grande amicizia per trovare questa risposta. Eppure, ha sottolineato il cardinale Antonelli, «in un momento di crisi della famiglia, della coppia, della natalità, dell‘educazione voi siete una risorsa preziosa e un fattore di sviluppo per tutta la società». Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha rivolto un incoraggiamento ed un grazie sincero: «La vostra apertura è un esempio di un amore pieno, dove il sacrificio è commisurato ad una grande gioia. Vorrei invitarvi al convegno internazionale che si terrà l‘anno prossimo sul tema "La famiglia, soggetto di evangelizzazione" – ha detto -: fareste davvero una bella figura».
 
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 09-APR-13
 

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