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II Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per le Famiglie (Pompei, 5 settembre 2009)


 
Si è svolto a Pompei sabato pomeriggio 5 settembre il II Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per le Famiglie promosso dal Rinnovamento nello Spirito. Partito da Scafati, gli oltre 20.000 partecipanti dopo un momento di festa e di accoglienza, di canti e di preghiere, hanno ascoltato Salvatore Martinez, Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, organizzatore dell’evento, che ha rivolto ai presenti una esortazione introduttiva.
 
 
Il percorso da Scafati a Pompei, durato circa due ore e mezzo, ha visto gli innumerevoli partecipanti recitare i “sette misteri della famiglia”, ricavati dai 20 misteri del Rosario. Una breve meditazione ed una testimonianza intervallavano i misteri.
 
All’arrivo a Pompei, alla fine del Rosario e prima della solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, si è svolto l’affidamento a Maria delle famiglie e dei ragazzi, alla vigilia del nuovo anno scolastico. Tale momento è stato guidato dall’Arcivescovo Prelato di Pompei, Mons. Carlo Liberati, che ha anche indirizzato parole di accoglienza ai partecipanti.
 
La Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Antonelli ha avuto inizio alle 18.30.
 
Il cardinale Basgnasco, Presidente della C.E.I., ha inviato un messaggio. Particolare risalto ha avuto il saluto inviato dal Santo Padre, attraverso un telegramma del Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone. Il Papa, nel suo pellegrinaggio a Pompei del 19 ottobre 2008, aveva già espresso il suo compiacimento per l’iniziativa. Ora ha auspicato che il Pellegrinaggio delle Famiglie “susciti nelle coppie cristiane rinnovato impegno di reciproca fedeltà e generosa dedizione nel delicato compito di genitori”.
 
E’ un pellegrinaggio “delle” famiglie – ha detto all’omelia il Cardinale Antonelli, Presidente del PCF. Siamo riuniti insieme nella preghiera e nella fraternità. La preghiera ci unisce perché è dialogo con il Signore e con la sua Madre. Ci fa sentire famiglia di Dio, ci sintonizza coi sentimenti di Gesù Cristo, ci apre ad accogliere lo Spirito per lasciarci da Lui animare ed orientare.
 
Cresce anche la nostra fraternità – ha continuato - il nostro essere fratelli, l’amore reciproco tra noi, in famiglia e tra le famiglie cristiane. E’ anche un pellegrinaggio “per” le famiglie perché ci rende più aperti a tutti, dilata il nostro amore verso tutti e ci fa condividere l’amore universale e salvifico di Cristo stesso.
 
Il Cardinale ha poi rivolto un primo invito: quello di sentire e di soffrire con l’attuale diffusa crisi della famiglia che si presenta in triplice modo:
 
- come crisi della coppia.
- come crisi della natalità.
- come crisi dell’educazione.
Il Vangelo della XXIII Domenica del tempo ordinario - ha rilevato ancora il Presidente del PCF – mi fa pensare ad un tema particolarmente caro sia al Rinnovamento nello Spirito in Italia e al Rinnovamento carismatico nel mondo: “La famiglia soggetto di evangelizzazione”. Un tema, certamente a cuore anche del Pontificio Consiglio per la Famiglia (cfr il Seminario di studi dei giorni 10 e 11 settembre; il Convegno del 2010, la raccolta progettata di esperienze ecclesiali più significative e fruttuose). E’ la guarigione di un sordomuto che richiama il rito del battesimo, dell’Effata – ha detto ancor - per indicare che lo Spirito Santo abilita ad ascoltare e annunciare la Parola. Dove avviene questo? - si è chiesto il Cardinale -. Prima di tutto in famiglia e con la famiglia, secondo l’espressione della Familiaris Consortio: “Partecipe della vita e della missione della Chiesa, la quale sta in religioso ascolto della parola di Dio e la proclama con ferma fiducia, la famiglia cristiana vive il suo compito profetico accogliendo e annunciando la parola di Dio: diventa così, ogni giorno di più, comunità credente ed evangelizzante” (n. 51).
 
Il Cardinale Antonelli sottolineava inoltre l’importanza della celebrazione della Parola in casa. «Attraverso la mediazione della Sacra Scrittura, Dio ci rivolge una Parola viva piena di Spirito Santo; avviene l’incontro con Gesù Cristo (Parola di Dio): “dove due o tre sono uniti nel mio nome là sono io in mezzo a loro” (Mt 18, 20). E’ da preferire il testo del Vangelo della domenica: leggerlo, ascoltarlo, meditarlo, dialogarlo (cosa ci dice?), discernerlo e impegnarsi a mettere in pratica e a condividere le esperienze. In questo modo la famiglia è veramente soggetto di evangelizzazione “col suo essere e agire” (FC 50). Si sviluppa così un vangelo vivo che tutti possono leggere; è un modo efficace di trasmettere la fede in casa e nel
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 09-APR-13
 

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