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Il presidio della società   versione testuale
Nella prolusione alla 65° Assemblea generale dei Vescovi italiani, il card. Angelo Bagnasco in difesa della famiglia e della vita



Si è aperta, lunedi 20 maggio, l’Assemblea generale dei Vescovi italiani, sul tema: “Umanesimo e umanesimi: quale società?”. Tra i temi attualità, anche sociali e politici, nella prolusione, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Angelo Bagnasco, ha rivolto l’attenzione pastorale alle urgenze della famiglia, «patrimonio dell’umanità e bene universale», che, in una «società al bivio», è «il primo e principale presidio non soltanto della vita, ma anche di energie morali e di tenuta sociale ed economica».
 
« Fino a quando la famiglia potrà resistere senza politiche di sostegno consistenti, incisive e immediate?», ha chiesto il porporato, indicando al primo posto delle emergenze politiche ed economiche il tema del lavoro, sicuro e dignitoso. Poi, ha dichiarato: «La famiglia non può essere indebolita e umiliata da rappresentazioni similari che in modo felpato aprono un vulnus progressivo alla sua identità e non sono necessarie a tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti nell'ordinamento giuridico». Quindi, il card. Bagnasco è intervenuto in difesa della sacralità della persona e della vita, che «non è solo un bene per ciascuno, ma anche, in misura, un bene che concorre al tesoro comune» ed è «tanto più bisognosa di cura quanto più debole e indifesa».
 
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