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L’intreccio virtuoso    versione testuale
Un Master su Matrimonio e Famiglia e un Corso in Pastorale Familiare dell’Ufficio CEI con il Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II”


L’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della Conferenza Episcopale Italiana, in collaborazione con il Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, promuove un Master di formazione in Scienze del Matrimonio e della Famiglia e un Corso in Pastorale Familiare per sposi, sacerdoti, religiosi e laici che siano interessati ad acquisire una specializzazione su temi e problemi di vita di coppia e matrimoniale qualificata per il servizio nell’ambito delle Chiese locali, per testimoniare, con competenza specifica, il Vangelo della Famiglia, e accompagnare e sostenere le famiglie nella loro crescita umana e spirituale, a servizio della Chiesa e della società.

Il Master è di durata triennale, con un massimo di 25 iscritti. La sessione estiva del Master e il Corso estivo in Pastorale Familiare si tiene a La Thuille, in Val d’Aosta, dal 7 al 20 luglio. Gli utenti – dicono gli organizzatori – sono: «formatori di formatori nel campo della pastorale familiare; sposi capaci di dare un contributo competente e significativo allo sviluppo della teologia del matrimonio e della famiglia; esperti in tematiche riguardanti la visione integrale della persona, il disegno di Dio per l’amore umano e il valore della vita; animatori che valorizzino l’apporto della teologia, della filosofia e delle scienze umane alla cultura e alla vita sociale a servizio della famiglia».
«È sotto gli occhi di tutti – si legge nella locandina di presentazione − la necessità di cogliere la sfida educativa che tocca la Chiesa e l’intera società in questi ultimi tempi, e che passa inevitabilmente per una rinnovata attenzione alla coppia e alla famiglia, ma anche per un reale coinvolgimento che renda gli sposi protagonisti, insieme ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, dietro l’invito costante degli ultimi Pontefici, “con la certezza che l’evangelizzazione in futuro dipende in gran parte dalla Chiesa domestica” (Familiaris Consortio, n. 65)».
 
Il percorso formativo è stato pensato come «un intreccio virtuoso tra luce teologica, passione pastorale, condivisione fraterna, e molto altro…».
 
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