Torna in Home Page
 HOME ITA » Chiesa » La Famiglia soggetto di evangelizzazione » La pratica educativa è un “cantiere”    

La pratica educativa è un "cantiere"   versione testuale
Intervista a Aude Ducros, Responsabile delle Comunicazioni per l’Associazione Famiglie Cattoliche (Francia)



Cosa c’è di nuovo nel campo dei “Cantieri-educazione”? Ci sono novità per i professionisti o nei contenuti che operano in questo ambito?
 
La “novità” principale è la partecipazione di madri molto giovani. L’aver constatato una “mancanza di parametri di riferimento” ci ha spinto a lavorare sul fatto che un Cantiere-educazione è un luogo di scambio, di condivisione, che deve portare alla nascita e alla trasmissione di parametri di riferimento, che ognuno è libero di rendere propri. Inoltre, vi è un nuovo modulo di formazione (stage di diversi giorni) per le animatrici e le referenti: “I parametri di riferimento in materia di educazione”. Questo nuovo modulo deve :
• Aiutare le animatrici e i responsabili dei Cantieri-educazione a stabilire una lista di parametri di riferimento per l’educazione e per consentire loro di far emergere e/o proporre parametri di riferimento durante le riunioni.
• Sperimentare come questi parametri di riferimento possano mettere in luce una problematica educativa suddivisa in Cantieri-educazione.
• Il programma di questo modulo si articola in tre assi:
• Nella pratica educativa: Che cosa è un punto di riferimento? A cosa serve? Come funziona?
• Il bambino: Chi è? Cosa è chiamato a diventare? Come si costruisce?
• L’istruzione: Quali sono gli attori? Quali sono i problemi, i principi, gli ambiti di applicazione, i mezzi? Quali sono le possibili crisi?
I Cantieri-educazione si sviluppano nelle aree rurali e in una serie di province che non ne erano fino ad ora fornite. Va detto che in alcune scuole cattoliche si sta lavorando con dei Cantieri-educazione.
 
Avete pensato a nuovi modi per coinvolgere soprattutto i padri nei Cantieri-educazione, i padri che sono in genere piuttosto reticenti a partecipare in modo attivo?
 
Sempre più padri sono interessati ai Cantieri-educazione, non nel senso di una presenza diretta negli incontri, ma nello scambio preparatorio e in quello dopo l’incontro. Molti gruppi offrono un incontro trimestrale con i padri ed alcuni di questi a casa partecipano a gruppi. Conferenze su un tema educativo sono spesso un’occasione per riflettere insieme ai padri.
Una formazione (soprattutto, una formazione all’ascolto) è aperta a tutti, con la partecipazione dei padri. Ora, i nostri testi presentano i Cantieri-educazione per i genitori, e quindi, non più solo per le madri. Alcuni Cantieri-educazione sono misti. Abbiamo scelto di associare più strettamente i padri di famiglia e orientiamo gradualmente in questo senso i Cantieri-educazione.
 
La vostra iniziativa è caratterizzata dal lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni statali. Quali sono i nuovi progetti in sinergia che pensate di lanciare prossimamente?
 
Aprire nuovi Cantieri-educazione (in collaborazione con il Secours catholique, il Rocher, alcuni centri socio-culturali) per rispondere alle richieste di apertura di Cantieri-educazione negli ambienti socialmente più difficili. Vogliamo, in particolare, approfondire ulteriormente la cooperazione con le Reti di ascolto, di sostegno e di accompagnamento in molte province.
 
print
Copyrights 2012. All rights reserved Pontificium Consilium pro Familia