Torna in Home Page
 HOME ITA » Chiesa » Dalle chiese locali » Difendiamo la famiglia di Gesù    

Difendiamo la famiglia di Gesù   versione testuale
La Lettera pastorale dei Vescovi slovacchi nella prima Domenica d’Avvento, per la difesa della vita e della famiglia


Per la prima Domenica d’Avvento di Natale 2013, l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, i Vescovi slovacchi hanno pubblicato una Lettera pastorale, in gran parte dedicata alla promozione dei valori della vita e della famiglia.

«La cosa più preziosa che Dio ha dato a questo mondo e all’uomo è la vita – leggiamo fin dalle prime righe −. Dio ha predisposto le condizioni e determinato le leggi che difendono la vita. Quando le rispettiamo, la vita sboccia e fiorisce. Ma, quando qualcuno agisce contro queste leggi divine, la cultura della morte emette nuovi germogli».
 
E poi: «Dio ha donato all’uomo la famiglia. Dio desidera che ogni essere umano entri in questo mondo in una comunione familiare affettuosa e ordinata. Se ciò non accade, è dovuto a tragiche circostanze o a fallimenti umani». Ogni persona sperimenta la felicità all’interno della famiglia. «Ogni fase della felicità umana è custodita da una famiglia bene ordinata».
 
«La famiglia è un'istituzione fondata da Dio. Per questo l'uomo non può mai distruggerla completamente». Tuttavia, «egli la può deturpare – e questo già accade nel mondo attuale –». Chi agisce contro la vita e la famiglia è un operatore di una «cultura di morte», che porta al sovvertimento dei significati di termini come “diritto” e “tutela dei bambini”, per la promozione di «una nuova ideologia di genere» e «convincerci che nessuno esiste in natura come uomo o come donna, così privando l'uomo della sua identità di uomo, la donna della sua identità di donna, la famiglia della sua identità di famiglia, cosicché l'uomo non possa più sentirsi uomo, la donna non possa più sentirsi donna e il matrimonio non sia più la comunione esclusiva tra un uomo e una donna». «In questo modo – scrivono i Vescovi della Slovacchia − essi introducono una sorta di messinscena sodomitica che contraddice il volere di Dio e richiama la punizione divina».
 
Si legge ancora nella Lettera pastorale della Conferenza Episcopale Slovacca: «Per motivi inconcepibili i rappresentanti di diversi Paesi si pongono in un degradante atteggiamento servile nei confronti dei fautori della cultura della morte e varano leggi che contraddicono a volte il buon senso. Questi rappresentanti hanno perso tutta la propria stima morale di sé e non solo fanno perdere dignità alle proprie nazioni, ma le espongono anche alla distruzione».
 
Per concludere, scrivono i presuli al popolo di Dio: «In questo tempo di Avvento e Natale, Dio ci mostra molto chiaramente cosa significa per Lui la famiglia. Quando mandò Suo Figlio in questo mondo, non gli assicurò né un palazzo lussuoso né pranzi fastosi, ma gli assicurò una famiglia ordinata in cui nascere. La Santa Famiglia di Nazareth dovrebbe ispirarci a fare tutto il possibile per difendere e preservare le nostre famiglie. Così come la famiglia di Nazareth ha protetto il bambino neonato fuggendo in Egitto, anche noi dobbiamo tutelare ad ogni costo il sano sviluppo di tutti i bambini e proteggerli dalla pericolosa “ideologia di genere”».
 
 
print
Copyrights 2012. All rights reserved Pontificium Consilium pro Familia