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“Dov’è tuo fratello?”   versione testuale
In una Lettera pastorale i vescovi cattolici dell’Eritrea invitano anziani e genitori a “non abdicare alle proprie responsabilità”


“L’interrogativo ‘dov’è tuo fratello? ’ riguarda anzitutto l’ambito famigliare”. A scriverlo sono i quattro eparchi eritrei in una Lettera pastorale dal titolo “Dove è tuo fratello?” nella quale viene denunciata la situazione attuale nel Paese e richiamata la centralità della Fede in Cristo. Per varie cause, spiegano i vescovi, “fra cui ancora il servizio militare nazionale, l’impatto dei mezzi di comunicazione di massa e le condizioni di vita dei giovani, l’influsso degli anziani e dei genitori sui figli e sulla gioventù in genere sta scemando vistosamente”. Agli anziani e ai genitori gli eparchi intimano di “di non abdicare alle proprie responsabilità, anche se molti fattori negativi sembrano contendergliele, di continuare ad esercitare il loro ruolo di mediazione e di persuasione, di non lasciarsi sedurre da interessi privati, di guardare lontano”. Infine, l’invito è a “salvare la famiglia”, “terreno primario dove fiorisce e matura la fraternità”: la “tenuta” della famiglia è “la salvezza del paese”.
 
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