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Famiglie radicate nell’amore di Dio   versione testuale
Si è concluso sabato 24 gennaio, con una grande ricchezza di proposte e testimonianze in vista del prossimo Sinodo, il Congresso del Pontificio Consiglio per la Famiglia che per tre ha dato voce a più di ottanta fra movimenti e associazioni familiari del mondo.


E’ stata la terza e ultima giornata di lavori del convegno organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, quella che si è svolta lo scorso sabato presso il Church Palace di Roma. Dopo la messa presieduta da Monsignor Mansueto Bianchi, assistente dell’Azione Cattolica italiana, sono stati diversi i momenti che hanno scandito i lavori della moltitudine di associazioni familiari provenienti da tutto il mondo per dare il loro contributo al Sinodo ordinario che si terrà il prossimo ottobre. Il primo, in particolare, è stata la presentazione della terza parte dei Lineamenta sinodali tenuta dalla signora Caroline Terrenoir, dell’australiana “Woomb International”, che si è lungamente trattenuta nell’affrontare il tema dei metodi di regolazione naturale della fertilità. Subito a seguire è stato poi il turno delle relazioni sul lavoro svolto per gruppi linguistici dall’assemblea congressuale. Ciascuna di queste commissioni ha quindi sottoposto e offerto al presidente del PCF, Monsignor Vincenzo Paglia, le proprie specifiche conclusioni, maturate nel corso dei vari incontri di questi giorni. Monsignor Paglia, dopo aver sostenuto l’importanza fondamentale di questi contributi in vista del prossimo incontro sinodale, ha desiderato ribadire che «di queste relazioni sarà tenuto grandemente conto nella Segreteria del Sinodo».
 
Il presidente del PCF ha quindi tenuto un discorso finale, nel corso del quale ha evidenziato le dieci maggiori criticità che riguardano oggi la famiglia, prima tra tutte quella che spinge a una rottura del legame vitale tra famiglia e celebrazione eucaristica, «a tutto vantaggio, da un lato, della disgregazione familiare e, dall’altro, dell’avanzata di un individualismo desertificante anche all’interno delle parrocchie». Onde evitare di ridurre la fede a ideologia e di imporla farisaicamente agli altri, Monsignor Paglia ha infine ricordato l’importanza fondamentale di «testimoniare sempre con le opere ciò che si professa a voce, ribadendo come tutte le famiglie cristiane debbano sentirsi sicure nella loro quotidiana azione evangelizzatrice, ben radicate, in questa operatività che altro non è che una prova di coerenza, nella certezza che sono sempre sostenute, anche nei frangenti più drammatici, dall’amore di un Dio vittorioso, Signore della vita e della storia».
A chiusura del convegno, dopo aver dato appuntamento a tutti i movimenti familiari ad un nuovo Convegno previsto per la primavera del 2016, ha avuto luogo un vivace e libero scambio tra la platea e il Presidente del PCF, dove Monsignor Paglia ha potuto registrare idee e proposte dei delegati, rispondendo ad ogni loro domanda.
 
 
 
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