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La proposta di una "terza via"   versione testuale
In un saggio su “Nova & Vetera” il teologo Michelet teorizza una nuova forma di penitenza, sull’esempio della Chiesa antica


Una terza via, che supera le posizioni estreme di chi, da un lato, vorrebbe introdurre cambiamenti radicali nella dottrina e nella prassi cattolica del matrimonio, acconsentendo allo scioglimento del vincolo e alle seconde nozze; e chi, dall’altro, permane su posizioni più “tradizionali”.
 
È questa la proposta contenuta in un saggio del teologo domenicano francese Thomas Michelet, dottorando alla facoltà teologica di Friburgo (Svizzera), pubblicato sulla rivista “Nova & Vetera” col titolo “Sinodo sulla famiglia: la via dell’ “ordo paenitentium”.
La proposta di padre Michelet è di istituire un “ordo paenitentium” per coloro che si trovano in una condizione persistente di difformità dalla legge di Dio e intraprendono un cammino di conversione che può durare molti anni o anche tutta la vita, ma sempre in un contesto ecclesiale, liturgico e sacramentale che accompagni il loro “pellegrinaggio”.
A fare da modello a quest’ordine dei penitenti è il sacramento della penitenza nella Chiesa antica, in una forma rinnovata. Seppur nell’impossibilità di fare la comunione eucaristica, i penitenti non si troverebbero esclusi dalla vita sacramentale perché, anzi, questo loro cammino di conversione sarebbe esso stesso sacramento e fonte di grazia.
 
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